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Italia, virus e crescita della povertà

Più di 2 milioni di persone, nella vicina Penisola, chiedono aiuti alimentari nel pieno dell'emergenza coronavirus

  • 15 aprile 2020, 10:28
  • 22 novembre, 19:33
02:14

RG 07.00 del 15.04.20 - La corrispondenza di Anna Valenti

RSI Info 15.04.2020, 10:20

  • archivio ansa
Di: RG/Gis 

Uno dei Paesi che sarà più duramente colpito dalla recessione, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, è l'Italia. I primi segnali di una crisi economica imminente ci sono già ora. Un chiaro indicatore delle difficoltà finanziarie di milioni di italiani è l'aumento considerevole delle richieste di aiuto alimentare.

"Noi avevamo circa 200 poveri, oggi sono 440" sono le parole di frate Davide, responsabile a Torino del Centro della Carità. Infatti non sono più solo i senza tetto o chi viveva di elemosina a bussare al convento, ma anche chi lavorava nei mercati o lavoratori in nero che a seguito del lockdown hanno perso tutto e non hanno diritto agli ammortizzatori sociali.

La preoccupazione maggiore del religioso è l'aumento delle famiglie in difficoltà che non riescono a garantire ai loro figli un pranzo e una cena: "Abitualmente aiutiamo 120 famiglie con dei pacchi spesa, ora sono 240".

La crescita di richieste di aiuto alimentare è un problema che riguarda però l'intera Penisola. Lo conferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare: "Mediamente su tutto il territorio c'è un incremento del 20%, vuol dire un 300'000 persone, con punte del 40% in alcune zone come la Campania e la Sicilia", per un totale quindi che supera 2 milioni di persone.

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