"Un anno fa non eravamo in buono stato ma il vento è di nuovo nelle nostre vele". Parole di Jean-Claude Juncker durante il discorso sullo stato dell’Unione Europea tenuto stamane, mercoledì, a Strasburgo. "Siamo al quinto anno di crescita economica" ha aggiunto, rivendicando una crescita del +2,2% in competizione con quella degli USA.
Turchia
Il mancato rispetto dello Stato di diritto "esclude l'adesione della Turchia all'Ue nel prossimo futuro. Ankara si allontana a passi da gigante da molto tempo. L’Ue conterà più di 27 membri, ma coloro che vorranno aderire dovranno mettere in primo piano lo stato di diritto”.
Migrazione
In programma una serie di proposte sui rimpatri, solidarietà con l'Africa e l'apertura di vie legali. "L'Europa non è una fortezza. È e resterà il continente della solidarietà per quelli che hanno bisogno di un rifugio". Lodato l’operato dell’Italia: “Ha salvato l'onore dell'Europa nel Mediterraneo”.
Lavoro
È auspicabile la creazione di un’autorità comune che metta in pratica in tutta l’Unione le disposizioni riguardanti i lavoratori distaccati, oggi sotto accusa di favorire il fenomeno del dumping salariale. “In una comunità di eguali, non ci possono essere lavoratori di seconda classe”.
Investimenti stranieri
In risposta alle inquietudini sulle acquisizioni cinesi, il presidente della Commissione europea ha poi annunciato la creazione di un quadro europeo per controllare gli investimenti stranieri, al fine di proteggere i settori strategici come porti commerciali, infrastrutture energetiche e tecnologie per la difesa.
ATS/Bleff