Nella lista delle persone vicine al presidente russo Vladimir Putin - che la Commissione europea intende sanzionare - è finito anche il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, che avrebbe accumulato un patrimonio tra i 4 e gli 8 miliardi di dollari. Una residenza di lusso a Mosca, uno chalet in Svizzera, uno yacht sul Mar Nero. Sono le stime della rivista Forbes. La ricchezza accumulata da Kirill è sempre stata taciuta.
Come Putin è nato a Leningrado, oggi San Pietroburgo, e come Putin si chiama Vladimir, Vladimir Gundjaev. Il capo della Chiesa ortodossa russa è cresciuto in una famiglia ecclesiastica, figlio e nipote di sacerdoti, che hanno anche subito persecuzioni dal potere sovietico. Lui è uscito come giovane rampante dal clero di Leningrado, quello un po' più filoccidentale.
In Russia le relazioni tra Stato e Chiesa sono strette da sempre, e quando Stalin le rimise in piedi (dopo la repressione di Lenin), ne fece uno strumento della politica statale. E Kirill è cresciuto con questo tipo di schema, quello del collaboratore dello Stato, e infatti il patriarca sostiene senza riserve l'invasione russa in Ucraina.