Cresce l’intensità dell’offensiva russa nell’est dell’Ucraina. Nelle ultime 24 ore sono aumentati i bombardamenti di posizioni militari come di infrastrutture strategiche, mentre ulteriori forze vengono concentrate nella regione di Izjum, nel nord del Donbass. Una mossa che, secondo i servizi britannici, sarebbe il preludio di un’offensiva contro le città di Kramatorsk e Severodoneck verso Donetsk, accerchiando una parte delle forze ucraine.
Più a sud, a Mariupol, sono stati persi i contatti con i combattenti ancora presenti nell’acciaieria Azovstal dove, secondo il sindaco, sono in corso violenti combattimenti. Il Cremlino smentisce però che sia stato lanciato un assalto contro la struttura, che le forze russe si limiterebbero a tenere sotto assedio. Secondo Ukrainska Pravda invece la truppe russe hanno fatto irruzione in una sezione del complesso. Lo scrive senza specificare se si tratti della parte dove si trovano civili e militari ucraini.
Secondo un’indagine dell’Associated Press, il bombardamento del 16 marzo contro il teatro di Mariupol avrebbe causato la morte di 600 persone, contro le 300 stimate in un primo tempo. L’indagine si è basata su racconti di sopravvissuti e una ricostruzione tridimensionale della struttura, con le persone presenti secondo quanto riferito dai testimoni. Le autorità ucraine hanno intanto annunciato di aver scoperto altri 20 corpi nella regione della capitale, che portano a 1'235 i cadaveri di civili, secondo Kiev.
Oltre 5,7 milioni in fuga, quasi 46'000 accolti in Svizzera
[No available link text]
Sono 5,7 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio della guerra, mentre altri 7,7 milioni hanno abbandonato la loro casa ma sono rimasti nel Paese. Secondo le ultime cifre fornite dalla Segreteria di Stato della migrazione, in Svizzera finora sono stati accolti 45'855 ucraini.
Si combatte ancora in Ucraina
Telegiornale 04.05.2022, 14:30