La Commissione europea propone un embargo totale di tutte le importazioni del petrolio russo nell’ambito di un sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca in seguito alla guerra in Ucraina. I membri dell’UE dovrebbero interrompere le importazioni di greggio entro sei mesi e di prodotti raffinati entro la fine dell’anno. Ungheria e Slovacchia potrebbero però continuare a importare petrolio greggio fino alla fine del 2023, come previsto dai contratti attualmente in vigore.
La proposta, presentata da Ursula von der Leyen davanti al Parlamento europeo, prevede anche ulteriori sanzioni contro banche russe, tra cui Sberbank, la più grande del Paese, e di due altri importanti istituti di credito che sarebbero esclusi dal sistema internazionale SWIFT.
Nel mirino delle sanzioni anche il capo della Chiesa ortodossa russa il patriarca Kirill, così come altre 58 persone, tra cui diversi militari, ma anche la moglie e i figli del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. È previsto un divieto di entrata nell’UE e il blocco dei loro averi. In totale sono oltre mille le persone già presenti sulla lista nera europea.
Le proposte devono essere approvate dai 27 Stati membri prima di entrare in vigore.
Il nodo delle sanzioni
Telegiornale 30.04.2022, 22:00