Ha preso avvio oggi, venerdì, a Magdeburgo, il congresso di Alternative für Deutschland. Un evento che assume particolare rilevanza perché il partito nel 2023 festeggia il suo decimo anniversario. In questo periodo è passato da un successo all'altro e attualmente sta volando nei sondaggi in Germania: i diversi rilevamenti gli attribuiscono fra il 20 e il 22% delle intenzioni di voto, sufficienti per il secondo posto a livello nazionale dietro ai cristiano-democratici ma davanti alla SPD del cancelliere Olaf Scholz. "Siamo diventati adulti", ha detto il presidente Tino Chrupalla aprendo i lavori, "e siamo pronti a fare ancora di più".
E la citata CDU, per bocca del suo presidente Friedrich Merz, ha per la prima volta ipotizzato nei giorni scorsi una collaborazione fin qui categoricamente rifiutata, anche se solo a livello locale. Una dichiarazione che ha suscitato forti reazioni contrarie.
Questo nonostante le posizioni dell'AfD siano troppo estreme anche per altri leader della destra europea - come l'italiana Giorgia Meloni, la francese Marine Le Pen e l'ungherese Viktor Orban - e il partito sia per questo tenuto d'occhio dai servizi segreti interni. A dettare la linea non sono tanto i leader - ne ha cambiati cinque in un decennio, quattro dei quali deposti o costretti a dimettersi - quanto proprio i 600 delegati riuniti a Magdeburgo.
In agenda ci sono mozioni per l'uscita della Germania dall'Unione Europea e per chiedere la fine degli aiuti tedeschi all'Ucraina. Fra i temi che l'assemblea dovrà affrontare questo fine settimana ci sono poi le candidature per le elezioni europee del 2024. Sono il prossimo appuntamento a livello nazionale, mentre nei Länder ci sono gà in ottobre i voti in Assia e Baviera, due delle regioni federate in cui l'Alternative è debole. L'anno prossimo toccherà a Sassonia, Turingia e Brandeburgo, dove invece allo stato dei sondaggi è il primo partito con circa il 30% delle intenzioni di voto.
Oggi l'AfD - nata nel 2013 come formazione anti-euro e anti-immigrazione - è già presente in tutti i Parlamenti delle 16 regioni tedesche e ha 78 deputati su 736 al Bundestag, la Camera bassa del Legislativo federale. L'obiettivo finale dell'ascesa è già stato tracciato dalla copresidente Alice Weidel: governare la Germania. Nel 2025 per la prima volta sarà lanciato un candidato alla Cancelleria.