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L'Ucraina non fornisce più combustibili

Il presidente Zelensky blocca le vendite di gas e carbone in vista di un inverno che sarà "il più difficile" - Russi bombardano Severodonetsk ma non la prendono

  • 8 giugno 2022, 09:20
  • 20 novembre, 15:45
00:34

Notiziario 05.00 del 08-06-2022

RSI Info 08.06.2022, 09:13

  • Keystone
Di: AFP/Reuters/EnCa 

L’invasione russa dell’Ucraina va avanti da 105 giorni e, considerato l’andamento del conflitto dopo 15 settimane, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato mercoledì notte che il suo Paese sospenderà tutte le esportazioni di gas e carbone, in vista di quello che secondo lui sarà "l'inverno più difficile di tutti a causa della guerra".

Il capo di Stato di Kiev ha precisato che “tutta la produzione si concentrerà sulla soddisfazione della domanda interna". Il primo ministro ucraino Denis Shmygal ha affermato da parte sua che la produzione di carbone nelle miniere statali è diminuita di un terzo dalla fine di febbraio e ha raccomandato di "prepararsi per la stagione di riscaldamento più difficile di sempre in Ucraina".

Su tali basi, il Governo ucraino ha incaricato la compagnia statale Naftogaz di accumulare almeno 19 miliardi di metri cubi di gas negli impianti di stoccaggio sotterranei ucraini. L'Ucraina ha completato la sua scorsa stagione di riscaldamento con 9 miliardi di metri cubi di gas nei suoi depositi.

Zelensky nel suo videomessaggio di mercoledì ha poi dichiarato che l’Ucraina pubblicherà un 'Libro dei carnefici', per raccogliere le prove di Kiev sui crimini di guerra commessi durante l'occupazione russa. "La prossima settimana verrà lanciata una pubblicazione speciale, 'The Book of Executioners', un sistema informativo per raccogliere la conferma dei dati sui criminali di guerra: i criminali dell'esercito russo", ha detto il presidente, citando omicidi, stupri e saccheggi perpetrati dagli invasori. I pubblici ministeri ucraini affermano di aver registrato oltre 12’000 presunti crimini di guerra che coinvolgono più di 600 sospetti.

A Severodonetsk combattono soldati e propaganda

Mercoledì sono continuati intensi combattimenti per il controllo di Severodonetsk, le cui aree residenziali Mosca sostiene di aver "liberato", mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky elogia la difesa "eroica" di questa città chiave nel Donbass.

I russi affermano di aver "completamente liberato" le aree residenziali di questa città strategica per il controllo dell'intero bacino carbonifero del Donbass nell'Ucraina orientale, ma tale dichiarazione è contestata da Kiev. "Non controllano la città", ha risposto poche ore dopo in un videomessaggio su Telegram Serhiy Hayday, il governatore della regione di Lugansk, che, insieme a quella di Donetsk, forma il Donbass.

Il governatore ha però riconosciuto che "è molto difficile tenere Severodonetsk", anche parlando di "missione impossibile", sottolineando che "tutte le forze, tutte le riserve sono state mobilitate dal nemico, l'esercito russo, per tagliare la strada principale Lysychansk-Bakhmut con lo scopo di prendere Severodonetsk. E hanno bombardato pesantemente Lysychansk".

Nel contempo, l'Istituto per gli Studi sulla Guerra (ISW) americano segnala che i russi hanno iniziato a ritirare truppe dalle posizioni nell'Oblast di Zaporizhia, orientandole verso le retrovie o per rafforzare le loro difese più a nord-ovest.

In aiuto a Kiev è giunta la notizia che gli Stati Uniti forniranno armamenti anti-nave all'Ucraina, come missili e altri sistemi di difesa costieri, utili per garantire agli ucraini di riavere il controllo su vaste porzioni del Mar Nero nordoccidentale.

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