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La Comune di Parigi, 150 anni fa

Il periodo di emancipazione, anche femminile, e di democrazia diretta venne stroncato nel sangue dopo circa due mesi, nel 1871

  • 18.03.2021, 22:43
  • 22.11.2024, 17:24
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150 anni dalla Comune di Parigi

Telegiornale 18.03.2021, 21:00

Di: ATS/TG/M.Ang. 

La Comune di Parigi, una rivoluzione che compie 150 anni. Per un breve periodo - durato poco più di due mesi, dal 18 marzo al 28 maggio 1871 - i parigini presero il potere e si autogestirono dando vita a una repubblica democratica e sociale che ispirò molte rivolte del 19esimo secolo. Una ricorrenza che, però, divide ancora oggi.

Sulla Butte di Montmartre sventola di nuovo la bandiera della Comune; 150 anni fa i cittadini e l’esercito si ribellavano infatti al Governo per prendere il controllo della città… E dare vita a un periodo unico marcato dalle rivendicazioni sociali.

"È stato un evento nel quale le donne non erano solo barelliere o cuoche, ma anche soldatesse, oratrici nei club e organizzatrici nelle commissioni, per la prima volta nella storia hanno avuto un ruolo consapevole e riconosciuto", ricorda Ismane, parigina, tra le tante persone che oggi,nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, hanno celebrato quel momento storico.

La Comune apre infatti un momento di emancipazione: si stabiliscono uguali salari per uomini e donne, si istituisce l’insegnamento pubblico laico e gratuito e la democrazia è diretta con incarichi pubblici revocabili. Si brucia la ghigliottina in piazza perché si vuole la pace, ma la Comune finisce con la settimana di sangue; per impedire l’entrata dell’esercito i comunardi danno fuoco a parte della città, finendo sconfitti e massacrati.

Anche la sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, ha ricordato l'anniversario. "La sindaca ed io abbiamo desiderato sottolineare fortemente questo momento per farlo conoscere ai cittadini", spiega Laurence Patrice, consigliera municipale alle commemorazioni. Ma la decisione non fa certo l’unanimità; 150 dopo, infatti, la Comune continua a far discutere, anche nel Parlamento della città, dove sinistra e destra si sono scontrate recentemente, anche in modo aspro, su come commemorare l'evento.

I Repubblicani, per esempio, si oppongono. "Noi non siamo d’accordo con la celebrazione ma sosteniamo la commemorazione, perché voler celebrare i crimini, gli incendi e la distruzione di Parigi è qualcosa che non capiamo", dice Rudolph Granier, consigliere comunale LR.

Per i prossimi 70 giorni si susseguiranno le commemorazioni e le passeggiate guidate per la città. Come quelle di Marc Ternant, poeta e membro Printemps 1871, convinto che l’attualità della Comune vada oltre le polemiche politiche. "La democrazia partecipativa sotto la Comune è un elemento essenziale, la voce degli anonimi non è mai stata rispettata così tanto come allora", spiega.

Una rappresentatività che in molti oggi aspettano ancora.

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