La Lega ha depositato in Senato a Roma venerdì mattina la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte, primo firmatario il capogruppo Massimiliano Romeo.
"Troppi no fanno male all'Italia. Chi perde tempo danneggia l’Italia e pensa solo alla poltrona", ha sottolineato il partito guidato da Matteo Salvini che, da parte sua, su Twitter ribadisce: "Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona". A Termoli il ministro dell’Interno e vicepremier ha affermato: "Sento toni simili tra PD e Di Maio: sarebbe incredibile che ci fosse un Governo così. Conte mi ha sempre detto 'mai un altro Governo'. Se mi candido darò le dimissioni da ministro? Un passo per volta. Intanto assicuriamoci di andare a votare, sento un'aria strana".
Cosa succede adesso
La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto alle 16.00. La riunione servirà per fissare la data della discussione sulla mozione di sfiducia al premier presentata dai leghisti. Non ci sono paletti di carattere temporale che stabiliscono una data esatta in cui l'Assemblea sarà chiamata ad esprimersi.
Le mozioni di sfiducia devono essere sottoscritte da almeno il 10% dei componenti del Senato, così come stabilisce il regolamento interno. Vengono affrontate nella seduta stabilita dal Senato, sentito il Governo, non prima di tre giorni dalla presentazione. Sia quelle di fiducia, sia quelle di sfiducia devono essere motivate e sottoposte a votazione nominale con appello.
Italia, le camere chiamate a votare la sfiducia al governo
Telegiornale 09.08.2019, 14:30