Da 50 anni la Svezia ospita una delle più grandi comunità della diaspora curda. Una presenza molto attiva che da un lato fin da subito ha mantenuto e coltivato le proprie origini culturali e religiose, dall’altro si è integrata portando propri rappresentanti in diversi ambiti della società civile e della politica, intrecciando stretti legami con Governo e Parlamento.
Ma da quando la Svezia ha chiesto di entrare nella NATO, la comunità curda è diventata scomoda. La Turchia infatti ha posto il veto, ponendo come condizione un maggiore impegno di Stoccolma nella "lotta al terrorismo", ovvero un maggiore impegno nel contrastare al PKK e la disponibilità ad estradare i curdi che Ankara considera terroristi. Lo Stato di diritto e la democrazia svedese sono sotto pressione.