Terza notte consecutiva di disordini e scontri in Tunisia, tra giovani scesi in strada per manifestare contro il carovita e la marginalizzazione e le forze dell'ordine, in manifestazioni che non hanno più alcun carattere pacifico. Consuete ormai le scene di violenze e saccheggi da una parte e l'uso di gas lacrimogeni dall'altra.
A Cité Ibn Khaldoun nei pressi di Tunisi, Tebourba, Hammam Lif, Thala, Beja, El Agba, Siliana, Kasserine, Citè Ennour, Sousse, Citè Etthadhamen ed altre località si sono registrati scontri, sassaiole, blocchi stradali e pneumatici bruciati.
In molti casi le unità militari hanno affiancato quelle della polizia al fine di tutelare beni ed edifici pubblici. I media locali parlano anche di numerosi presunti terroristi arrestati tra i facinorosi e di movimenti sospetti a Kairouan e Kasserine, nei pressi del confine libico e tra Kasserine e Sidi Bouzid. Secondo altre fonti, tra gli arrestati ci sono anche una trentina di estremisti islamici.
ATS/ANSA/Swing