"La difesa di Mariupol continua", ha detto il comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, dopo che i separatisti filo-russi di Donetsk hanno rivendicato oggi (lunedì) di aver preso il "totale controllo" del porto della città.
Ucraina, prossima offensiva nel Donbass
Telegiornale 11.04.2022, 22:00
La caduta della località sul Mare di Azov sembra tuttavia sempre più vicina, anche se il vicesindaco Serhiy Orlov ha smentito alla BBC la veridicità del messaggio pubblicato su Facebook e attribuito alla 36ma brigata, che sta difendendo la città senza rifornimenti da una quarantina di giorni. Nel testo si diceva che le munizioni erano ormai agli sgoccioli.
Kiev ha preannunciato intanto di attendersi a breve un'offensiva decisiva delle truppe russe nell'est del Paese.
Ucraina, la grande battaglia sta per partire
SEIDISERA 11.04.2022, 20:15
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La presa di Mariupol assicurerebbe loro non solo il controllo su un porto strategicamente importante, ma completerebbe anche il corridoio fra le repubbliche separatiste del Donbass e la Crimea annessa de facto da Mosca già nel 2014. Un consigliere del presidente Zelensky aveva già dichiarato domenica che la liberazione della città - che aveva mezzo milione di abitanti al momento dell'invasione - è ormai militarmente impensabile. Il bilancio dell'assedio è incerto e non si può stilare in maniera indipendente, visto che l'accesso non è possibile, ma secondo il sindaco almeno 10'000 civili avrebbero perso la vita in questo mese abbondante.
Dopo aver rivisto al ribasso le sue ambizioni e proceduto a una ritirata a nord, il Cremlino ha fatto della completa occupazione del Donbass il suo obiettivo strategico dichiarato. Il Pentagono ha confermato di aver constatato un rafforzamento delle truppe russe nella regione, in particolare nei pressi di Izium, ma che l'attacco forse decisivo per le sorti del conflitto in quest'area non è stato ancora sferrato. Anche l'esercito ucraino sta concentrando le forze in vista dello scontro. Dal Donbass si sta verificando intanto un esodo di abitanti e anche oggi sono stati aperti alcuni corridoi umanitari.