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La controffensiva ucraina si fa aspettare

Sale l'attesa per un'azione militare decisiva da parte di Kiev, ma i vertici del Paese frenano pur dopo qualche successo sul campo. Gli USA trasferiscono beni russi all'Ucraina

  • 11 maggio 2023, 11:23
  • 20 novembre, 11:20
02:23

La controffensiva dovrà attendere

Telegiornale 11.05.2023, 12:30

  • Keystone
Di: ATS/ANSA/AFP/EnCa 

Mentre in Occidente cresce l’attesa per la controffensiva ucraina, che a seconda delle fonti la si valuta già iniziata oppure molto lontana, oggi, giovedì, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che al suo Paese serve più tempo per lanciare tale azione militare contro la Russia poiché l'esercito di Kiev ha ancora bisogno degli aiuti occidentali promessi.

Il capo di Stato, in un’intervista a vari media, tra cui la BBC, ha affermato che “con quello che abbiamo al momento possiamo andare avanti e avere successo, ma perderemmo molte persone". Questo perché le brigate da combattimento, alcune delle quali addestrate dai Paesi NATO, sono "pronte", ma l'esercito ha ancora bisogno di "alcune cose", compresi i veicoli blindati, che "arrivano a stock", ha spiegato Zelensky, precisando che perciò “dobbiamo aspettare. Ci serve un po' più di tempo".

Già ieri, mercoledì, il capo della diplomazia di Kiev, il ministro Dmytro Kuleba, aveva frenato le aspettative: "Non pensate a questa controffensiva come all'ultima giacché non sappiamo cosa ne verrà fuori. Se riusciremo a liberare i nostri territori allora alla fine direte che è stata l'ultima, ma in caso contrario dobbiamo prepararci per la prossima controffensiva", ha spiegato Kuleba in un'intervista al tabloid tedesco Bild.

La cautela evidenziata da Zelensky e Kuleba si delinea mentre le forze ucraine hanno recuperato terreno nella città da mesi più contesa del conflitto scatenato dai russi: Bakhmut.

Infatti, nella località che in tempo di pace con i suoi 70'000 abitanti circa era popolata più o meno quanto Lugano, le forze armate di Kiev hanno annunciato che la loro terza brigata è avanzata di 2'600 metri grazie a un assalto alle postazioni russe che ha causato la morte di decine di soldati di Mosca, compresi mercenari del gruppo Wagner, e facendo svariati prigionieri.

Tale informazione conferma che l’esercito ucraino è tornato in una fase offensiva su Bakhmut, dopo giorni di allarme per la possibile caduta della città in mano alle truppe d’invasione di Mosca. Proprio Zelensky mercoledì aveva commentato la progressione dei suoi soldati nella località ormai rasa al suolo da quasi dieci mesi di combattimenti affermando che Kiev non è disposta a cedere poiché "la nostra missione è salvare il nostro Paese, la nostra indipendenza, il nostro popolo. Ci riprenderemo tutto".

A confermare il recupero ucraino a Bakhmut è stato del resto proprio il fondatore dei mercenari Wagner Evgeny Prigozhin, che in uno dei suoi tanti aggiornamenti aveva denunciato come la 72a brigata russa avesse abbandonato le posizioni, "lasciando scoperto un fianco". Il capo dei mercenari è tornato così a lanciare l'allarme sul rischio che i suoi combattenti "siano accerchiati" a Bakhmut, anche se gli ucraini occupano soltanto, a suo dire, "circa il 5%" dell'insediamento.

Vero è che nelle ultime settimane si sono intensificati gli attacchi ucraini su obiettivi situati oltre il confine russo, l’ultimo dei quali (giovedì mattina) ha visto un drone bombardare un deposito di carburante nell’Oblast di Bryansk. Tale incremento delle attività d'attacco nel territorio del paese che ha lanciato un'invasione su larga scala 442 giorni fa aveva fatto pensare all’inizio della controffensiva. Ma, al momento, sembra piuttosto che non vi sia una reale "controffensiva", quanto invece una serie di contrattacchi da parte dei soldati di Kiev.

Washington autorizza trasferimento beni russi a Kiev

Il Procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha reso noto mercoledì di aver autorizzato il primo trasferimento di beni russi confiscati da utilizzare in Ucraina. L'anno scorso il Dipartimento di Giustizia aveva accusato l'oligarca russo Konstantin Malofeyev d'aver violato le sanzioni imposte alla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, dopo aver affermato di aver fornito finanziamenti ai russi che promuovevano il separatismo in Crimea.

01:08

RG 12.30 del 11.05.2023 - Il servizio di Paola Nurnberg

RSI Info 11.05.2023, 13:08

In quell'occasione, Garland ha annunciato anche "il sequestro di milioni di dollari da un conto presso un istituto finanziario statunitense riconducibile alle violazioni delle sanzioni da parte di Malofeyev". E a febbraio Garland ha dichiarato di aver autorizzato il trasferimento di quel denaro per utilizzarlo in Ucraina.

"Sebbene questo rappresenti il primo trasferimento da parte degli Stati Uniti di fondi russi confiscati per la ricostruzione dell'Ucraina", ha affermato il Procuratore generale Garland, "non sarà l'ultimo".

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La controffensiva dovrà attendere

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