"La democrazia europea è sotto attacco". Lo ha dichiarato lunedì la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. L'eurodeputata ha espresso la sua "furia, rabbia e tristezza" dopo che la vicepresidente (l'europarlamentare greca Eva Kaili), è stata incarcerata, con l'accusa di corruzione in un caso legato al cosiddetto "Qatargate", scandalo che minaccia di infangare l'immagine dell'istituzione.
"Non ci sarà impunità"
"Non ci sarà impunità (...) nulla sarà nascosto sotto il tappeto", ha promesso nell'aula di Strasburgo Roberta Metsola, annunciando una "inchiesta interna" per esaminare tutti i fatti legati al Parlamento europeo e garantire che l'istituzione si riformi.
L'europarlamentare greca Eva Kaili, che detiene una delle 14 vicepresidenze dell'istituzione, e altre tre persone sono state incarcerate domenica a Bruxelles, due giorni dopo essere state arrestate nell'ambito di un'indagine su presunte somme di denaro pagate dal Paese che ospita i Mondiali di calcio del 2022 per influenzare la politica dell'UE.
"Avvieremo un processo di riforma"
Roberta Metsola si è detta profondamente colpita, riferendosi ad "alcuni dei giorni più lunghi della sua carriera". Ma si è detta convinta che il Parlamento europeo uscirà rafforzato dalla crisi. "Questi malintenzionati, legati a Paesi terzi autocratici, hanno apparentemente usato ONG, sindacati, individui, assistenti ed eurodeputati come armi per sottomettere i nostri processi. I loro piani maligni sono falliti", ha dichiarato. "I nostri servizi, di cui sono incredibilmente orgogliosa, stanno lavorando con le autorità giudiziarie e di polizia nazionali competenti per smantellare questa presunta rete criminale", ha dichiarato. "Avvieremo un processo di riforma per vedere chi ha accesso alle nostre sedi, come vengono finanziate queste organizzazioni, ONG e individui, quali legami hanno con Paesi terzi; chiederemo maggiore trasparenza sugli incontri con attori stranieri", ha promesso Metsola.
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Anche la presidente del Parlamento europeo vuole una maggiore protezione per gli informatori. "Proteggeremo coloro che ci aiutano a denunciare i crimini ed esaminerò i nostri sistemi di denuncia per vedere come possano essere rafforzati", ha dichiarato.
Perquisizione nei locali del Parlamento
Inoltre, lunedì la polizia belga ha effettuato una perquisizione nei locali del Parlamento europeo a Bruxelles, nell'ambito delle indagini sulla presunta corruzione. Secondo una fonte giudiziaria, si tratta della ventesima perquisizione in quattro giorni nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge il Qatar.
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