Papa Francesco, in una piazza San Pietro blindata con misure di sicurezza eccezionali e gremita di fedeli intervenuti per la Messa solenne di Pasqua, è tornato a denunciare le vessazioni del mondo:" Purtroppo, a duemila anni dall'annuncio del Vangelo e dopo otto secoli dalla testimonianza di Francesco, siamo di fronte a un fenomeno di iniquità globale e di economia che uccide".
Altre parole di accusa dopo quelle lanciate nella Via Crucis del Venerdì Santo, per il sangue innocente, per i drammi, le guerre e le devastazioni nel mondo e quelle, durante la veglia pasquale di sabato sera, riguardo tutto ciò che è disumana ingiustizia e che crocifigge la dignità.
Sullo stesso tema, è tornato a parlare Bergoglio in una lettera inviata al vescovo di Assisi per l'inaugurazione del Santuario della Spogliazione nella chiesa di Santa Maria Maggiore, antica cattedrale di Assisi.
I poveri, ha scritto, sono una "testimonianza della scandalosa realtà di un mondo ancora tanto segnato dal divario tra lo sterminato numero di indigenti, spesso privi dello stretto necessario, e la minuscola porzione di possidenti che detengono la massima parte della ricchezza".
ANSA/AnP
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