La tensione è percettibile nelle parole del ministro degli affari esteri cinese: "Potrebbe scoppiare un conflitto in ogni momento in Corea del Nord". Una presa di posizione che avviene dopo le minacce espresse contro Pyongyang dal presidente Donald Trump che in questi giorni sta puntando sulla linea dura per quanto riguarda tutta la sua politica al di fuori dei confini statunitensi (vedi Siria e Afghanistan, ndr).
"Il dialogo", ha continuato Wang Yi nel corso di un incontro con la stampa, "è l’unica soluzione. Se dovesse scoppiare una guerra, nessuno ne uscirebbe vincitore". Pechino è l’unico alleato del regime di Kim Jong Un, anche se si oppone al suo programma nucleare (strumento usato dai nordcoreani per ostentare la loro potenza e autonomia), motivo di continue tensioni con le potenze occidentali.
La scorsa settimana il presidente cinese Xi Jinping è stato ospite di Trump in Florida. Insieme hanno affrontato anche questo tema: Xi ha promesso di impegnarsi nel dialogo e di lavorare per la denuclearizzazione della parte settentrionale della penisola coreana.
AFP/AlesS
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