Una seconda persona, dopo il 15enne fermato nel pomeriggio, è stata arrestata in serata a Solingen. Secondo quanto affermato poco fa dal ministro degli interni della Renania Settentrionale-Vestfalia Hebert Reul all’ARD si tratta dell’uomo sospettato di essere l’autore dell’attacco avvenuto venerdì sera in città durante i festeggiamenti per i suoi 650 anni. Der Spiegel afferma che l’uomo si è consegnato alla polizia con i vestiti ancora sporchi di sangue. Sarebbe un siriano di 26 anni arrivato in Germania nel 2022.
Il fermo è avvenuto in una residenza per i rifugiati. L’alloggio si trova a poca distanza dal luogo dell’attacco avvenuto venerdì sera e dal punto in cui è stata trovata l’arma usata dall’assassino, un coltello.
In serata, intanto, lo Stato Islamico (ISIS) in una dichiarazione diramata via Internet ha rivendicato la responsabilità dell’attacco in cui sono morte tre persone e otto sono rimaste ferite, quattro in modo grave. “Era un soldato del gruppo ISIS”, si legge su Telegram, “l’attacco è stato effettuato per vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque”.
Un 15enne era stato fermato nel pomeriggio nell’ambito delle indagini: gli inquirenti hanno dichiarato che stanno verificando se sia collegato in qualche modo all’attacco. L’adolescente è stato sentito parlare in un colloquio sospetto con un’altra persona poco prima dei fatti.
L apolizia subito dopo l'attacco
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