Ha avuto luogo venerdì la prima preghiera islamica a Santa Sofia, dopo la riconversione due settimane fa da museo a moschea del monumento simbolo di Istanbul. Alla cerimonia religiosa all'interno dell'edificio è stato ammesso circa un migliaio di persone per ragioni di sicurezza legate al coronavirus.
La celebrazione è stata officiata dal responsabile della Presidenza per gli affari religiosi (Diyanet), Ali Erbas, con la partecipazione delle massime autorità statali, tra cui il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Questi ha dichiarato di aver realizzato il suo "più grande sogno" riconvertendo quella che per quasi un millennio fu la basilica più grande della cristianità, prima di essere trasformata in moschea con la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453 e successivamente in museo da Mustafa Kemal Ataturk con un decreto del 1934, annullato il 10 luglio scorso dal Consiglio di stato di Ankara.
La vigilia del presidente Erdogan
AP/RSI 24.07.2020, 13:41
Sono stati migliaia i fedeli che hanno riempito le zone predisposte anche all'esterno di Santa Sofia e che hanno costretto le autorità a chiudere gli accessi come misura precauzionale contro il Covid-19. Per la maggior parte di loro la preghiera si è svolta all'esterno dell'edificio, in cinque aree già delimitate in base al distanziamento sociale.
Ai partecipanti, che possono accedere attraverso 11 checkpoint, è stato chiesto di portare mascherine e tappetini personali per la preghiera. Imponenti le misure di sicurezza predisposte, con circa 20'000 agenti e oltre 700 operatori sanitari schierati.
Prima preghiera del venerdì a Santa Sofia
Telegiornale 24.07.2020, 14:30