I partiti indipendentisti riconquistano la maggioranza assoluta al Parlamento regionale della Catalogna. Questo, in sintesi, è il risultato delle urne dell'appuntamento elettorale di giovedì, che si è tenuto due mesi dopo la proclamazione dell'indipendenza della regione da parte del deposto presidente catalano Carles Puigdemont.
Le tre liste del fronte repubblicano - ERC del vicepresidente Oriol Junqueras, JxCat dell'ex presidente regionale e gli antisistema della CUP - ottengono insieme 70 seggi su 135 nel nuovo Legislativo di Barcellona. La maggioranza assoluta è di 68.
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Il voto, però, ha segnato anche una forte crescita del partito unionista Ciudadanos che, da solo, ha ottenuto più del 25% delle preferenze conquistando 37 poltrone e diventando il primo schieramento catalano. L'affluenza alle urne è stata altissima, sopra l'80%, nonostante si sia votato di giovedì e non di domenica.
L'ipotesi più probabile è che i tre partiti indipendentisti cerchino di formare un nuovo Governo. Di fatto, le urne hanno sancito oggi la riconferma della leadership politica di Carles Puigdemont, autoesiliato a Bruxelles dopo la sua destituzione e di Junqueras, finito in carcere in seguito alle proteste di piazza.
Carles Puigdemont vincitore
Vincitori e vinti
"Siamo molto contenti per il risultato elettorale. Gli indipendentisti hanno la maggioranza. E' una grande sconfitta per Mariano Rajoy", ha commentato a caldo Joan Maria Piqué, portavoce del leader indipendentista Carles Puigdemont, che dal canto suo ha dichiarato: C'è stata una partecipazione record, storica, con un risultato che nessuno può mettere in discussione...; Lo Stato spagnolo ha perso".
La posizione dell'Unione Europea "Non cambierà sulla questione catalana", nonostante gli indipendentisti siano imposti in questa consultazione, ha commentato il portavoce della Commissione Alexandre Winterstein, che ha precisato: "La nostra posizione è nota. Quella conclusa è stata una consultazione regionale e su questa vicenda non abbiamo commenti da fare".
ATS/ab/bin