Una svedese di religione musulmana ha vinto la causa contro un'ufficio di traduzioni di Uppsala che ha interrotto il colloquio di assunzione con la donna quando la 24enne si è rifiutato di stringere la mano a un uomo, portandola invece al cuore. Comportamento abitualmente tenuto dalle musulmane praticanti per evitare ogni contatto fisico con le persone di sesso maschile che non appartengono alla loro famiglia.
Il giudice del lavoro, riferisce la BBC, ha giudicato discriminatorio il comportamento dell'azienda, condannandola a un risarcimento di 40'000 corone (circa 4'300 franchi).
ATS/M. Ang.
Notiziario delle 17.00 del 16-08-2018
RSI Info 16.08.2018, 19:22
Contenuto audio