L'Agenda 2030, che chiama tutti i paesi dell'ONU a contribuire alla realizzazione di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (dalla lotta alla povertà a quella contro la fame, passando per la salute e l'accesso all'acqua potabile), è in vigore dal 2016. La Svizzera (per bocca di Doris Leuthard) e altri 46 paesi presentano martedì a New York i loro progressi.
Secondo il rapporto intermedio approvato in giugno dal Consiglio federale, gli 85 indicatori sono in maggioranza positivi. Il documento evidenziava comunque il bisogno di agire per preservare la biodiversità e ridurre i gas a effetto serra, perché un punto centrale dell'agenda è quello che riguarda i cambiamenti climatici e su questo fronte in questi due anni molto è cambiato, soprattutto per l'operato della nuova amministrazione statunitense.
Il clima è cambiato alla Casa Bianca
RSI Info 17.07.2018, 15:02
La versione di sole 24 pagine era stata criticata dalle organizzazioni della società civile, perché troppo ottimistica. In particolare, solo poche righe erano consacrate alle 615'000 persone che vivono in povertà e agli 1,2 milioni a rischio. Evidenziato, fra le altre cose, pure il ritardo sulla parità fra uomo e donna.
pon/ATS