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L'altra Austria è poco lontana

Un paese diviso sceglie il suo presidente. E i villaggi devono fare altrettanto

  • 3 dicembre 2016, 21:49
  • 8 giugno 2023, 01:49
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Nel villaggio di Norbert Hofer - di Davide Paggi

RSI Info 03.12.2016, 23:19

Spiss, villaggio di 120 anime a ridosso della Svizzera, poco lontano dalla Bassa Engadina. Qui lo scorso maggio l'87,5% di chi è andato alle urne ha votato Norbert Hofer, il candidato della Fpö alla presidenza austriaco. Qui Hofer ha strappato il suo risultato migliore. E lo ha fatto in Tirolo, nella regione del suo avversario, Alexander Van der Bellen. Il candidato indipendente ha invece fatto incetta di voti (85.1%) 40 chilometri più lontano, sempre in Tirolo, nel suo comune: Kaunertal, poco meno di 600 abitanti.

Due comuni così vicini e così diversi nella scelta. Il risultato a Spiss è spiegabile col fatto che Hofer in maggio è stato preferito soprattutto nei comuni di piccola e media grandezza. Il sindaco Alois Jäger inoltre spiega che il suo comune ha scelto "Hofer per la sua personalità, perché ha affrontato in modo più chiaro la tematica dei rifugiati e perché sarebbe meglio un presidente giovane che uno di oltre 70 anni". A Kaunertal il risultato é invece legato soprattutto al fatto che lì si vive anche di turisti europei e al prestigio di avere un presidente del proprio villaggio.

Due Austrie diverse insomma, ma neanche tanto lontane.

Anche a Pinkafeld queste due Austrie (una che chiede meno UE e più autodeterminazione, l'altra aperta e europeista) convivono. Qui, il villaggio dove vive Norbert Hofer, solitamente vincono i partiti storici. Conservatori e socialdemocratici si spartiscono il potere e la Fpö è fuori dai giochi che contano. Qui lo scorso 22 maggio Hofer ha però raccolto il 73% dei voti.

I candidati prima dell'ultimo dibattito televisivo

I candidati prima dell'ultimo dibattito televisivo

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Eppure in questa piccola cittadina i sostenitori del leader dei Verdi, forte nelle città, non si danno per vinti. Van der Bellen ha difatti lanciato una campagna elettorale che vuole conquistare la periferia. Per il politologo Peter Hajek molto si giocherà nelle regioni rurali e di montagna, che lo scorso 22 maggio preferirono il candidato della destra. "Van der Bellen e i suoi sostenitori questi mesi si sono sforzati di raggiungere l'elettorato delle zone rurali. Dobbiamo pensare che qui vive circa un terzo degli elettori austriaci", ha spiegato alla RSI.

Per invece provare a vincere Norbert Hofer "deve far sì che chi ha votato per lui il 22 di maggio vada ancora alle urne. Inoltre deve convincere gli indecisi tra lui e Van der Bellen, ma anche di chi non è andato a votare in maggio. Per questo stiamo assistendo ad una pura campagna di mobilitazione. Sua, ma anche di Van der Bellen".

Hajek ricorda che i due candidati rappresentano due idee molto diverse dell'Austria, ma restano vicinissimi nei sondaggi. Il risultato, con un tasso di partecipazione al ribasso, potrebbe però essere più chiaro dell'ultima volta.

Noi siamo andati anche a Pinkafeld, il villaggio di Norbert Hofer nel Burgenland e abbiamo raccolto alcuni pareri (guarda il video). Anche lì l'altra Austria è vicina e, tutto sommato, sembra convivere bene.

Il Municipio di Pinkafeld, il paese di Norbert Hofer

Il Municipio di Pinkafeld, il paese di Norbert Hofer

  • RSI

Davide Paggi

Dal TG20:

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