Il veliero Alex dell’organizzazione non governativa (ONG) Mediterranea Saving Humans ha attraccato nel tardo pomeriggio di sabato al porto di Lampedusa, invocando lo stato di necessità. La situazione igienico-sanitaria a bordo era ormai intollerabile ed è per questo che l’imbarcazione si è diretta verso l’isola siciliana, che l’ONG definisce “unico porto sicuro di sbarco”.
La nave è stata scortata al molo d’attracco da imbarcazioni di Guardia di finanza e Capitaneria di porto, mentre poco prima l’ONG ha reso noto di aver richiesto di portare i naufraghi a Malta, ricevendo però soltanto una serie di “no” da parte delle autorità della Valletta, pure per quanto riguarda la fornitura di acqua potabile e carburante. Il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini ha però negato l'autorizzazione allo sbarco dei 41 migranti, che restano bloccati a bordo del veliero.
Lampedusa è il porto d’attracco verso il quale ha puntato la prua anche la nave Alan Kurdi dell’ONG tedesca Sea Eye. La nave è già al largo dell’isola delle Pelagie, ma non potrebbe andare oltre visto il divieto deciso da Salvini. Il presidente dell'ONG, Gorden Isler, ha precisato ai giornalisti che per il momento "non ci sono emergenze e grossi problemi a bordo. Ma ci sono 39 minorenni che sono particolarmente vulnerabili". Ha perciò auspicato "una soluzione europea consensuale".
Va rilevato che l'hotspot lampedusano dove dovrebbero essere trasferiti i 41 migranti che si trovano sulla nave Alex è al collasso. Sono al momento presenti 157 migranti, a fronte di una capacità massima di accoglienza di 96 persone.
Migranti, altre imbarcazioni verso l'Italia
Telegiornale 06.07.2019, 22:00