L'emergenza roghi continua a interessare le aeree mediterranee dell'Europa. In queste ore è il sud dell'Italia a doversi confrontare con devastanti incendi, che dalla Sicilia alla Puglia stanno mandando in fumo ettari di boschi e mettendo in pericolo la popolazione locale.
In Sicilia, il Governo regionale ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza e chiesto a Roma di riconoscere lo stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore.
Proprio in Sicilia si trova Marco Padalino, ex nazionale svizzero e attuale direttore sportivo del FC Lugano, partito in vacanza sull’isola insieme alla famiglia. Raggiunto al telefono dal Telegiornale, spiega di trovarsi nella zona di Cefalù, nel Parco delle Madonie. “Qui ci sono stati cinque o sei roghi scoppiati insieme. Qui in Sicilia la prima cosa che abbiamo notato è il caldo record di quest’anno. Anche la gente del posto ci ha detto di non essere così abituata a temperature che superano i 40 gradi”, racconta.
Padalino ha poi spiegato la situazione che si è trovato a vivere con la famiglia: “Il fuoco era arrivato a poche centinaia di metri. Il costone di montagna che è davanti a noi era infuocato. Le fiamme si dirigevano verso di noi ma per fortuna è arrivato un Canadair che ha sedato il rogo. Non è stata una bella situazione: avendo i bambini con me ero spaventato”.
“Abbiamo pensato di scappare e ho posizionato l’auto davanti al cancello, in via precauzionale. C’è stato un po’ di spavento perché non sono abituato a queste genere di situazioni, non so come può evolvere un incendio, ma parlando con i vicini del posto mi hanno tranquillizzato, erano spaventati ma non così allarmati come lo ero io”.