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Leader stranieri spiati al G20 di Londra

Le rivelazioni sulla base dei dossier svelati da Snowden

  • 17 giugno 2013, 13:48
  • 5 giugno 2023, 20:16
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  • foto Keystone

Nel giorno dell’apertura del G8 in Irlanda del Nord, vi è forte imbarazzo tra le autorità britanniche a seguito delle rivelazioni sulle attività condotte dai servizi d’intelligence durante il G20 del 2009 a Londra. Secondo il Guardian, erano state intercettate telefonate di leader e delegazioni straniere ed erano stati spiati i contenuti di diversi computer.

I controlli sarebbero stati eseguiti dall’intelligence britannica, ma anche da agenti della National Security Agency (NSA) statunitense che avrebbero spiato conversazioni segrete dell'allora presidente russo Dmitri Medvedev. Il giornale cita il contenuto di documenti top secret svelati da Edward Snowden, la fonte che ha smascherato l'esistenza del programma segreto di sorveglianza americano PRISM.

"Gli internet point erano truccati"

Stando a questa fonte, il G20 del 2009 sarebbe stato caratterizzato da un articolato sistema di spionaggio delle conversazioni di intere delegazioni, come quella guidata dal ministro delle finanze turco, e dei leader presenti al vertice: attraverso l'installazione di internet point truccati con software-spia e il controllo capillare del sistema dei Blackberry utilizzati dagli ospiti.

L'infiltrazione sarebbe stata autorizzata sul fronte britannico dall'allora primo ministro laburista, Gordon Brown. Ma avrebbe coinvolto anche un pool di agenti dell’NSA - la stessa che gestiva il programma PRISM - basati nel Regno Unito e interessati in particolare a Medvedev. Nel rapporto relativo ai controlli fatti sulle conversazioni dell'allora inquilino del Cremlino (oggi primo ministro), mettono fra l'altro in evidenza “un cambiamento” nel sistema di trasmissione delle comunicazioni del leader russo verso Mosca, attraverso l'ambasciata a Londra.

Programma PRISM: anche Apple coinvolta

Anche Apple ha fornito alle autorità statunitensi informazioni personali riguardanti circa 10'000 dei suoi clienti. Dopo Facebook e Microsoft, anche il colosso di Cupertino ha ammesso pubblicamente di aver diffuso dati alle varie agenzie americane per la sicurezza nell'ambito del programma PRISM per il controllo delle telecomunicazioni.

L'azienda, tuttavia, sottolinea che non era a conoscenza dei piani del Governo e che permette di accedere ai propri server solo dopo la presentazione di una formale richiesta rilasciata da un tribunale.

Gallery audio - Leader stranieri spiati al G20 di Londra

  • RG 12.30 - La corrispondenza da Londra

    RSI Info 17.06.2013, 16:41

  • RG 12.30 - La corrispondenza da Londra

    RSI Info 17.06.2013, 16:41

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