Saranno definiti lunedì, a Mosca, i dettagli della tregua pattuita in Libia tra l'esercito di Unità nazionale del premier al Sarraj e le truppe guidate dal generale Haftar. Il cessate il fuoco, in vigore dalla mezzanotte di domenica, era stato richiesto da Russia e Turchia per evitare che il conflitto degenerasse in una nuova Siria.
Il Capo del Governo di Tripoli, riconosciuto dalla Comunità internazionale, ha chiesto alla popolazione di voltare pagina e superare i vecchi dissidi del passato. In un breve discorso diffuso dalla televisione di Stato, al-Sarraj ha esortato a serrare i ranghi per aprire la strada alla stabilità e alla pace.
Intanto il cessate il fuoco sembra reggere, a parte qualche sporadica violazione denunciata da entrambe le parti. Va ricordato che è in vigore dalla mezzanotte di domenica e da allora, dopo nove mesi di offensiva su Tripoli Haftar ha accettato di fermarsi, almeno temporaneamente. Alcune ore dopo il suo rivale asserragliato a Tripoli, Sarraj, ha fatto lo stesso.
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