La prima giornata di negoziati, a Mosca, tra Fayez al Sarraj e Khalifa Haftar per concordare una tregua che abbia basi più solide di quella in vigore da domenica in Libia è terminata con una fumata grigia.
L'accordo è infatti stato firmato dal capo del Governo d'unità nazionale, sostenuto da Ankara e le cui milizie controllano Tripoli, ma non dall'uomo forte della Cirenaica, appoggiato dal Cremlino, che ha chiesto altro tempo.
Le trattative sono state sollecitate dai rispettivi padrini Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin e sono condotte dalle delegazioni guidate dai ministri degli esteri e della difesa Mevlut Cavasoglu, Hulusi Akar, Sergei Lavrov e Sergei Shoigu.
Libia, nessun accordo a Mosca
Telegiornale 13.01.2020, 21:00