Un attacco terroristico diretto contro una base dell’esercito maliano a Indelimane, nella regione nordorientale di Menaka, vicino al confine con il Niger, ha provocato 53 morti fra i soldati e il decesso di un civile. L’aggressione non è ancora stata rivendicata, ma le autorità hanno subito puntato il dito contro i gruppi jihadisti attivi nella regione; non si conosce, per ora, neppure la dinamica esatta dell’attentato.
Si è trattato dell’attacco più pesante, in termini di perdite di vite umane, degli ultimi anni per le forze armate del Mali; rinforzi sono stati subito inviati per mettere in sicurezza la zona.
Operazione militare contro al Qaida
Il nord del paese era finito nel 2012 sotto il controllo di milizie legate ad al Qaida. Milizie che nel 2013 sono però state cacciate o disperse dopo che la Francia, nel gennaio del 2013, ha lanciato una vasta operazione militare, tuttora in corso. Gruppi legati all’estremismo islamico sunnita hanno però continuato a perpetrare attacchi, spostandosi dal nord al centro del Mali e, successivamente, in Burkina Faso e nel vicino Niger, mescolandosi inoltre ai conflitti intercomunitari che hanno da parte loro causato centinaia di morti.