La polizia britannica ha annunciato oggi (giovedì) con un messaggio su Twitter l'avvenuto arresto di altre due persone sospettate di essere implicate nell'attentato di lunedì sera alla Manchester Arena, che ha causato 22 morti al termine del concerto di Ariana Grande. In tutto salgono a otto le persone in detenzione per l'attacco, rivendicato dall'IS. Una donna, fermata mercoledì, è stata rimessa in libertà.
Per gli inquirenti, il kamikaze Salman Abedi, un 22enne di origine libica, faceva parte di una rete più ampia. A Tripoli sono finiti dietro le sbarre anche suo padre e il fratello Hachem, che ha rivendicato l'affiliazione allo Stato islamico e riconosciuto di essere stato presente in Gran Bretagna durante i preparativi della strage.
Mentre la premier Theresa May ha annunciato che accorcerà la sua presenza al G7 di Taormina, le autorità britanniche sono furiose con quelle statunitensi per la fuga di notizie relative alle indagini, ultima della serie una foto della bomba apparsa sul New York Times, che mostra anche i pezzi di metallo che conteneva, per fare più danni.
pon/ATS/Reuters
Dal TG20:
Manchester, le indagini proseguono
Telegiornale 25.05.2017, 22:00