È salito a venticinque il numero delle vittime di Mangkhut, la violenta perturbazione che ha colpito le Filippine. Lo hanno dichiarato, domenica, le autorità aggiornando il bilancio precedente che parlava di otto morti. Questo "super tifone" è considerato come il ciclone tropicale più potente di quest’anno nel mondo con i suoi venti che soffiano a più di 200 chilometri orari.
Nell'isola di Luzon, la sua furia ha sradicato alberi, divelto tetti e provocato frane e inondazioni. La maggior parte delle vittime avrebbero perso la vita a seguito degli smottamenti. Mangkhut punta ora sulla popolatissima Hong Kong e sulle province meridionali di Guangdong e Hainanil dove è atteso nella giornata di oggi, domenica.
Cancellati numerosi voli e bloccati diversi collegamenti maritttimi. Secondo alcuni media cinesi oltre 50’000 pescatori e circa 11’000 pescherecci sono stati richiamati nei porti della provincia orientale cinese di Fujian.
Florence sta devastando la Carolina del Nord
Nel frattempo, a migliaia di chilometri di distanza, Florence sta ancora devastando la costa sudorientale degli Stati Uniti. L'uragano declassato a tempesta tropicale, non ha ancora perso il suo potenziale distruttivo.
Muovendosi a velocità più ridotta, scarica le sue piogge più a lungo e nelle stesse zone. Aumentano così i pericoli delle alluvioni che stanno già travolgendo interi villaggi e cittadine. Finora il bilancio delle vittime è salito a 11, comunque ben al di sotto delle oltre 100 dell'uragano Harvey che colpì nel 2017 Texas e Louisiana.
Il tifone su Hong Kong
Telegiornale 16.09.2018, 14:30