Il Santuario internazionale dei Cetacei è in pericolo a causa della fuga di olio carburante, seguito allo scontro fra due navi avvenuto domenica mattina a nord della Corsica. L'enorme chiazza di idrocarburi si è allungata per una ventina di chilometri al largo di Capo Corso, e si è allargata anche di 300 metri per un totale di diverse centinaia di metri cubi. Secondo Greenpeace, quindi, la marea nera potrebbe mettere in pericolo anche il triangolo di mare racchiuso tra Nord della Sardegna, Corsica, Toscana e Liguria, fin quasi a Tolone, in Francia dove, ricorda l'associazione ambientalista, "sono stati osservati sia la balenottera comune che il capodoglio".
L'incidente, avverte l'organizzazione non governativa (ONG) rende non più rinviabile introdurre "norme precise sulla protezione e sulla tutela del Santuario".
Anche la Commissione europea segue e monitora la vicenda insieme all'Agenzia europea per la sicurezza marittima.
ATS/M. Ang.