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Migranti: 117 dispersi in mare

Drammatico nuovo bilancio del naufragio di venerdì al largo delle coste libiche. Mediterraneo ormai sguarnito di soccorsi

  • 19 gennaio 2019, 17:33
  • 22 novembre, 23:12
00:26

Dal Notiziario delle 16.00

RSI Info 19.01.2019, 17:08

  • keystone
Di: ATS/M. Ang. 

Sono 117 i migranti scomparsi in mare venerdì, 50 miglia a nord-est di Tripoli. È questo il nuovo, drammatico, bilancio (provvisorio, è bene ricordarlo) dell'ennesimo naufragio avvenuto sulla rotta Libia-Italia, il primo dall'inizio del nuovo anno.

Al momento risultano in salvo solo in tre, due sudanesi e un gambiano, recuperati da un elicottero della Marina militare italiana. Sono i superstiti che hanno rivelato all'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) il numero delle persone che viaggiava sul gommone inabissato. Inizialmente si era parlato di una ventina di dispersi. A bordo viaggiavano anche dieci donne, di cui una in stato di gravidanza, e due bambini piccoli, uno di soli 10 mesi.

Il naufragio è avvenuto in un Mediterraneo ormai pressoché sguarnito di soccorsi. È la Sea Watch, infatti, l'unica nave umanitaria rimasta, dopo la campagna contro le ONG varata, tra gli altri, dal vicepremier italiano Matteo Salvini, che ha commentato così l'accaduto: "Altri morti al largo della Libia. Finché i porti europei rimarranno aperti, finché qualcuno continuerà ad aiutare i trafficanti, purtroppo gli scafisti continueranno a fare affari e a uccidere".

Intanto, proprio sabato, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha registrato quasi il raddoppio degli arrivi in Europa nei primi 16 giorni dell'anno sullo stesso periodo del 2018. I morti accertati sono già 83.

L'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), sempre sabato, ha dato notizia di un altro naufragio con 53 morti, avvenuto nei giorni scorsi, al largo del Marocco. "È stato riferito che un sopravvissuto - afferma l'UNHCR - dopo essere rimasto in balia delle onde per oltre 24 ore, è stato soccorso da un peschereccio e sta ricevendo cure mediche in Marocco. Per diversi giorni navi di soccorso marocchine e spagnole hanno effettuato le operazioni di ricerca dell'imbarcazione e dei sopravvissuti, senza risultati".

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