E alla fine Giuseppe Conte tuonò. Il primo ministro italiano si è smarcato dalla linea dura contro i migranti del leader leghista e ministro dell'interno Matteo Salvini. La presa di posizione del premier è avvenuta durante un'intervista televisiva sulla RAI (la TV pubblica italiana): se i porti rimangono chiusi, ha detto Conte, manderò un aereo a prenderli, riferendosi all'odissea delle 49 persone che, da 19 giorni, vivono in condizioni precarie a bordo delle navi delle ONG Sea Watch e Sea Eye, tuttora al largo di Malta e sulle altre 249 che sono a Malta da dicembre.
La dichiarazione di Conte fa deflagrare lo scontro all'interno del Governo e porta alla luce tutte le contraddizioni dell'Esecutivo guidato da Lega e Movimento 5 Stelle.
"Accogliamo donne e bambini, c'è un limite a ogni politica del rigore", ha detto Conte. Insomma, ha aggiunto per essere più chiaro, "se non li faremo sbarcare li prenderò con l'aereo". Parole non pronunciate a caso e che ben interpretano il pensiero del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rimasto in questa fase silenzioso ma che in una vicenda analoga come quella di agosto che vide protagonista la nave Diciotti, fece pressione morale.
La replica a muso duro di Salvini non si fa attendere e arriva via Facebook: "Nessuno arriverà mai con il mio consenso o quello della Lega. Se altri lo faranno se ne assumeranno la responsabilità". E il leader euroscettico ne ha anche per l'altro vicepremier, Luigi Di Maio (ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali): "ogni ministro si occupi delle sue competenze, altrimenti...". Una minaccia in maniera neanche troppo velata che preannuncia conseguenze per la tenuta del Governo.
ATS/M. Ang.
Italia-migranti, Conte si smarca da Salvini
Telegiornale 09.01.2019, 13:30