L'organizzazione umanitaria Medici senza frontiere (MSF) è finita nel mirino delle autorità italiane, che ha fatto scattare il sequestro preventivo della nave Aquarius (utilizzata per salvare i migranti in mare e attualmente nel porto di Marsiglia) e di 460'000 euro.
L'ONG è accusato di aver smaltito materiale medicale (garze e altro) derivante dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Vos Prudence e Aquarius in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti" in 11 porti italiani.
Il sequestro della Aquarius è stato definito una misura "sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per l'ennesima volta l'azione medico-umanitaria in mare", sostiene MSF. "Dopo due anni di indagini giudiziarie, ostacoli burocratici, infamanti e mai confermate accuse di collusione con i trafficanti di uomini - afferma Karline Kleijer, responsabile delle emergenze per MSF - ora veniamo accusati di far parte di un'organizzazione criminale finalizzata al traffico di rifiuti. È l'estremo, inquietante tentativo di fermare a qualunque costo la nostra attività di ricerca e soccorso in mare".
RG 08.00 del 21.11.2018 La reazione di MSF nel servizio di Chiara Savi
RSI Info 21.11.2018, 09:19
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E' questo l'ultimo capitolo di una vicenda che vede il ministro dell'interno (e vicepremier) Matteo Salvini opporsi alle attività svolte dalle navi delle organizzazioni umanitarie. La chiusura dei porti italiani a queste ultime, lo ricordiamo, è stata ispirata proprio da Salvini per contrastare l'ingresso nella penisola dei migranti; decisione contestata non solo dalle ONG ma anche da esperti di diritto internazionale "per violazione dei trattati sui diritti umani".
La nave umanitaria Aquarius, gestita da MSF e Sos Mediterranée, si legge in una nota diramata da quest'ultima, dal febbraio 2016 ha salvato 29'500 migranti in oltre 200 operazioni.
ATS/ANSA/M. Ang.