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Modi a Kiev: è ora di fare la pace

“Ci siamo tenuti a margine del conflitto con convinzione”, dice il premier indiano, in buoni rapporti con Mosca. “Questo non significa che siamo indifferenti”

  • 23 agosto, 17:23
  • 23 agosto, 17:27
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Il premier indiano Modi a Kiev

Telegiornale 23.08.2024, 12:30

  • Keystone
Di: Agenzie/RSI Info 

Mosca e Kiev si siedano per negoziare: è quanto ha affermato il premier indiano Narendra Modi ai giornalisti, dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Si tratta di una visita storica da parte del leader di un paese che ha buoni rapporti con Mosca, continua a importare carburante e altri prodotti dalla Russia e fino a ora si è rifiutato di imporre sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. “Non ne imponiamo mai a nessuno”, ha tentato di spiegare Modi, precisando però su X che l’India sostiene l’integrità territoriale dell’Ucraina.

Un mese fa il premier indiano si è recato a Mosca, dove Vladimir Putin lo ha pubblicamente abbracciato, prima di consegnargli una decorazione. Una visita che ha adirato Zelensky, che l’aveva definita “un colpo devastante agli sforzi di pace”.

Da allora il quadro è cambiato, con l’invasione a sorpresa di territorio russo da parte dell’Ucraina nella regione di Kursk, una operazione che – ha detto Kiev – non punta ad annettere territori, ma a fare pressione sul Cremlino per dei negoziati equi. Mosca ha escluso ogni trattativa fino a quando truppe ucraine saranno sul proprio suolo.

Zelensky e Modi si sono salutati cordialmente e hanno anche visitato una mostra sui bambini vittime della guerra. Il presidente ucraino ha invitato l’India ad aderire alla dichiarazione finale della conferenza sulla pace tenutasi in giugno al Bürgenstock.

Difficile terza via

Nuova Delhi cerca da tempo di mantenere un difficile equilibrio tra l’occidente e la relazione con Mosca, che è anche un suo importante fornitore militare. Membro dei BRICS (come Russia e Cina) e dell’organizzazione di cooperazione di Shanghai (l’”anti-NATO” dell’Asia), l’India si vuole fautrice di un mondo multipolare, ma deve anche fare i conti dall’inizio del conflitto ucraino con l’avvicinamento di Mosca a Pechino.

Proprio oggi gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro oltre 400 tra individui e società accusati di sostenere gli sforzi bellici russi in Ucraina. Tra questi ci sono diverse società cinesi che secondo Washington aiutano Mosca ad aggirare le misure sanzionatorie.

La situazione sul terreno

Attacchi russi hanno ucciso otto civili in quatto regioni ad est e al sud del Paese, affermano le autorità ucraine. Due sono morte nella regione di confine di Sumy, prossima a quella di Kursk, dove è in corso l’invasione ucraina.

Il ministero della difesa britannico, in un tweet di solidarietà con Kiev, ha pubblicato una cartina con gli aggiornamenti della situazione sul campo, realizzata dalla propria intelligence militare.

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