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Mosca-Kiev, quasi un dialogo tra sordi

La Russia si dice pronta a negoziare e gli ucraini sono disponibili ma non con Putin. Pressioni USA per far avanzare i colloqui mentre arrivano nuove armi

  • 8 novembre 2022, 10:15
  • 20 novembre, 14:30
Un anziano abitante di Kherson guarda dalla finestra della sua casa nella città martoriata

Un anziano abitante di Kherson guarda dalla finestra della sua casa nella città martoriata

  • Keystone
Di: AFP/ATS/EnCa 

Mosca ha dichiarato lunedì sera che "resta aperta" a negoziati con l'Ucraina ma "al momento non vede tale possibilità" poiché Kiev ha sancito il divieto di qualsiasi trattativa con Mosca. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, anche se in realtà secondo gli ucraini la situazione sia sensibilmente diversa.

Infatti, il Governo ucraino si è detto pronto a trattative, ma solo quando Mosca ritirerà le sue truppe dal Paese e, visti gli sviluppi sul campo, ciò non avverrà con Vladimir Putin ai vertici del potere in Russia. È la replica di Mikhaylo Poldolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky. Intanto, né Mosca, né Kiev hanno commentato le indiscrezioni uscite nelle ultime ore sui media americani.

È il caso di quelle del Wall Street Journal, secondo il quale i consiglieri per la sicurezza di Putin e del presidente americano Joe Biden si parlano da mesi, o di quanto afferma il Washington Post, che riferisce di pressioni di Washington sul presidente ucraino affinché accetti di intavolare trattative, pressioni strombazzate proprio nella immediata vigilia del voto di Midterm. Si è ben più sbilanciato invece il Governo tedesco, secondo la cui portavoce c'è "un'apertura alle trattative da parte degli ucraini" che però non è corrisposta da Mosca.

Intanto, concretamente, va detto che l'Ucraina ha affermato lunedì di aver ricevuto nuovi sistemi di difesa aerea occidentali per contrastare i tanti ordigni scagliati dai russi. Gli attacchi alle città di questi ultimi si sono moltiplicati nelle ultime settimane, causando tagli di acqua ed elettricità con l'avvicinarsi dell'inverno.

E dopo che i bombardamenti di Mosca hanno lasciato centinaia di migliaia di persone al buio e senza acqua potabile, le autorità della capitale Kiev hanno parlato di una situazione che resta "tesa" in merito all'approvvigionamento energetico. Infatti, l'Amministrazione militare regionale ha invitato i residenti a "utilizzare l'elettricità con parsimonia", mentre l'operatore Ukrenergo ha dovuto effettuare "blackout d’emergenza".

Per porre rimedio a tale circostanza e contrastare nel limite del possibile le operazioni belliche di Mosca che hanno come bersaglio infrastrutture e abitazioni civili, Kiev lunedì ha ricevuto i sistemi di difesa aerea NASAMS e Aspide, forniti da Stati Uniti, Spagna e Norvegia. L’ha reso noto il ministro della Difesa Oleksiï Reznikov.

Queste forniture seguono quelle di altri armamenti moderni, come il sistema tedesco "IRIS-T" di ultima generazione, i missili terra-aria francesi "Crotale" e quelli AMRAAM mandati dal Regno Unito. Del resto, secondo le autorità ucraine, la Russia ha distrutto circa il 40% delle infrastrutture energetiche dell'Ucraina dall'inizio di ottobre, sfruttando in larga misura droni suicidi di fabbricazione iraniana.

Voto di Midterm basilare per l'Ucraina

E alla vigilia del voto di Midterm, che ha un’importanza notevole per il sostegno USA all’Ucraina che i repubblicani vogliono – a seconda di chi si esprime – ridurre, limitare, rivalutare o cancellare, la Casa Bianca ha garantito a Kiev che "il sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina sarà infallibile e incrollabile" qualunque sia il risultato delle elezioni legislative di martedì. Lo ha precisato la portavoce Karine Jean-Pierre, la quale ha spiegato che il presidente Joe Biden "è impegnato a lavorare con entrambi i partiti" in questa direzione poiché i conservatori sperano di prendere il controllo di almeno una delle due Camere al Congresso.

Il leader dei repubblicani eletti alla Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, ha ribadito in un'intervista trasmessa lunedì il suo desiderio di non voler "scrivere un assegno in bianco" per Kiev se il suo partito prendesse la maggioranza nelle elezioni di metà mandato. McCarhy, pur dicendosi pronto a "sostenere fortemente l'Ucraina", sottolinea che si "dovrà essere più attenti in futuro" e "garantire che gli investimenti siano diretti dove sono necessari".

03:17

Guerra in Ucraina, il reportage da Kharkiv

Telegiornale 05.11.2022, 21:00

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