Funzionari statunitensi starebbero facendo pressione sui leader ucraini perché segnalino pubblicamente un’apertura a negoziati con la Russia, secondo fonti del Washington Post. Lo scopo della richiesta non sarebbe di portare i due Paesi al tavolo delle trattative, ma evitare che Kiev perda il sostegno degli Stati che vogliono una fine rapida al conflitto. Secondo le valutazioni interne in ogni caso Vladimir Putin, per il momento, non sarebbe veramente interessato a negoziati di pace.
Sul terreno continuano intanto i combattimenti, con l’esercito ucraino che afferma di aver respinto diversi attacchi nelle quattro regioni annesse dalla Russia. Allo stesso tempo le forze del Cremlino hanno a loro volta annunciato di aver respinto offensive su tutta la linea di fronte.
A Kiev è intanto in corso la pianificazione dello sfollamento dei tre milioni di residenti della città in caso di un blackout totale nella capitale, anche se al momento le autorità ritengono la possibilità sia remota.
Kherson, città in mano ai russi sul Dnipro, al momento è invece senza elettricità e acqua corrente in seguito a un attacco delle forze di Kiev, secondo quanto denunciato dalle autorità locali, con un missile che avrebbe colpito la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka.
SEIDISERA 18.00 del 06.11.22 Il servizio di Cristiano Tinazzi
RSI Info 06.11.2022, 20:48
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Guerra in Ucraina, il reportage da Kharkiv
Telegiornale 05.11.2022, 21:00