Nel 37° giorno di guerra in Ucraina, si conferma la scelta di Mosca di far raggruppare le sue forze in aree specifiche. Lo ribadisce nella notte di venerdì anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha lanciato un SOS in merito alla possibilità che i soldati russi lancino "possenti attacchi" contro il Donbass e il sud dell'Ucraina, compresa Mariupol. Ma gli ucraini per la prima volta hanno attaccato obiettivi strategici in terra russa.
In un video, Zelensky ha spiegato che “fa parte della loro tattica. Sappiamo che si allontanano dalle zone dove li stiamo battendo per concentrarsi su altre molto importanti...dove per noi può essere più difficile", ha detto Zelensky, rimarcando che la situazione si sta facendo estremamente complessa sul campo. "Ci saranno battaglie e noi dobbiamo ancora percorrere un sentiero molto arduo per ottenere tutto ciò che vogliamo", ha commentato Zelensky, citato dalla BBC.
Oggi, venerdì, dovrebbero riprendere i negoziati a distanza tra ucraini e russi ed è il giorno in cui dovrebbe essere aperto il corridoio umanitario che permetterebbe a non meno di 160'000-170'000 civili di lasciare la città martire di Mariupol, dopo tanti, troppi tentativi andati a vuoto. Una Mariupol ormai rasa al suolo ma ancora in mano ai soldati ucraini e che per questo dovrebbe subire un imminente, massiccio attacco da parte dei militari di Vladimir Putin.
Ucraini attaccano in Russia, soldati di Mosca bombardano Irpin e Makariv
Ma la giornata di venerdì ha segnato il primo attacco delle forze ucraine in territorio russo. Secondo Mosca, due elicotteri da combattimento ucraini sono entrati nello spazio aereo avversario (volando a bassa quota) nella regione di Belgorod, in territorio russo, non lontano dalla frontiera con l'Ucraina. L'azione non avrebbe provocato vittime ma due feriti, secondo il governatore dell'Oblast di Belgorod.
Non cessano invece i bombardamenti sulle città di Irpin, riconquistata di recente dagli ucraini, e di Makariv, non lontane dalla capitale Kiev, e anche a Hostomel e a Brovary. Le forze dell’Ucraina hanno riconquistato undici villaggi nella regione di Kherson, il cui capoluogo è da settimane nelle mani degli occupanti russi.
Truppe di Mosca sequestrano tonnellate di aiuti umanitari destinati ai civili
I russi inoltre hanno deciso di applicare anche altre tattiche per mettere ancor più allo stremo la popolazione ucraina. Giovedì sera, infatti, l’esercito invasore ha confiscato quattordici tonnellate di cibo e medicinali destinati ai civili di Melitopol, la città situata a metà strada tra Mariupol e la Crimea. La notizia è stata diffusa dalla vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, la quale ha precisato che gli aiuti erano a bordo degli autobus utilizzati dai civili verso zone meno a rischio.
Intanto l’intelligence di Londra ha confermato la notizia, che circola da un paio di giorni, del ridispiegamento sul fronte ucraino di circa 2’000 soldati russi tolti dal teatro della Georgia, dov'erano dislocati nei territori secessionisti filorussi. Le truppe "fresche", dice il segretario alla Difesa, Ben Wallace, saranno riorganizzate in tre battaglioni. La mossa di Mosca "è indicativa delle perdite inaspettate subite durante l'invasione", ha aggiunto Wallace.