Elon Musk ha intervistato Donald Trump in diretta ieri sera su X, segnando il ritorno del tycoon sulla piattaforma social. L’evento ha subito un ritardo a causa di problemi tecnici, che il proprietario di X ha attribuito a un “massiccio cyberattacco” dovuto alla “grande opposizione” nei confronti di ciò che l’ex presidente americano avrebbe detto.
L’intervista, durata poco più di due ore, ha visto i due discutere di vari argomenti, esprimendo reciproca ammirazione. Musk ha detto a Trump: “Dovresti vincere per il bene del Paese”, descrivendo Kamala Harris come una figura di sinistra, non moderata. Trump ha concordato, definendo Harris “una radicale di San Francisco, più a sinistra di Bernie Sanders” e sostenendo che sarebbe “peggio di Joe Biden”.
Riguardo all’attuale presidente, che si è ritirato dalla corsa il mese scorso, Trump ha dichiarato: “Non sono un fan di Joe Biden, è il peggior presidente della storia. Ma quello che gli hanno fatto è stato un colpo di Stato”.
Trump ha poi avvertito del rischio di una terza guerra mondiale, trovando l’accordo di Musk, che ha aggiunto: “Penso che la gente sottovaluti il rischio”. Entrambi hanno concordato sulla necessità di un leader americano capace di intimidire e dare una sensazione di forza.
Trump ha inoltre criticato l’Unione Europea per “approfittarsi di noi” nei commerci, lamentando che “noi li difendiamo con la NATO” e sostenendo che dovrebbero pagare quanto gli Stati Uniti per la guerra in Ucraina. Musk ha ricordato di aver ricevuto una lettera da Bruxelles prima dell’intervista, sottolineando i tentativi di censura da parte di altri Paesi.
Trump ha inoltre ribadito di aver messo in guardia Vladimir Putin contro l’attacco all’Ucraina e ha affermato che, se fosse stato lui alla Casa Bianca, l’Ucraina non sarebbe stata invasa e Israele non sarebbe stato attaccato. Ha inoltre rilanciato l’idea di un Iron Dome (sistema di difesa missilistico) per gli Stati Uniti.
Sulla questione della migrazione, Trump ha sostenuto che “gli altri Paesi mandano da noi tutte le loro persone peggiori, non produttive. Se i democratici vincono, arriveranno 50-60 milioni di persone da tutto il mondo. Siamo già oggi sommersi dai migranti”. Ha promesso che, se eletto, realizzerà la più grande deportazione nella storia del Paese.
Infine, Trump ha annunciato l’intenzione di chiudere il ministero dell’Istruzione e trasferire le competenze ai singoli Stati, dicendo: “Non tutti faranno bene, ma sono sicuro che almeno 35 faranno un ottimo lavoro”. Musk ha suggerito la creazione di una commissione sulle spese americane e ha offerto il suo aiuto in tal senso.
Trump e il fattore Kamala
Telegiornale 12.08.2024, 20:00