Cresce di ora in ora il bilancio dei morti in Myanmar. Le forze di sicurezza hanno ucciso domenica una cinquantina di persone che manifestavano in diverse città contro il colpo di Stato militare del primo febbraio. Si tratta del numero più alto di morti registrato in un solo giorno dall'inizio delle proteste.
Tra le vittime, la maggior parte è stata uccisa a Yangon, dove la giunta militare ha annunciato l'imposizione della legge marziale. Secondo la televisione di Stato anche un poliziotto è stato ucciso negli scontri. Sono state saccheggiate e distrutte anche alcune aziende cinesi. L'ambasciata cinese in Birmania ha definito la situazione molto grave e ha chiesto protezione per i propri cittadini.
Dall'inizio delle proteste antigovernative, più di 80 persone sono state uccise e più di 2'100 arrestate nel Paese.
Myanmar, continuano le violenze
Telegiornale 14.03.2021, 21:00