Finlandia, Svezia e Turchia, attraverso i rispettivi rappresentanti, hanno convenuto di avere colloqui nei prossimi mesi per discutere su come affrontare quei problemi di sicurezza, la cui soluzione è considerata da Ankara vincolante per l'ingresso dei due Paesi nordici nella NATO.
Una prima riunione ha avuto luogo oggi, venerdì, nella città di Vantaa, che si trova nel sud della Finlandia. Essa, stando a quanto dichiarato dal ministro degli esteri finlandese Pekka Haavisto, aveva lo scopo di stabilire contatti e fissare per l'avvenire obiettivi di collaborazione che i Paesi interessati avevano concordato, sottoscrivendo un memorandum d'intesa al summit della NATO svoltosi lo scorso giugno a Madrid.
I governi di Helsinki e di Stoccolma, in risposta all'invasione russa dell'Ucraina, hanno chiesto di essere integrati nell'Alleanza atlantica, rinunciando così alla loro tradizionale politica di neutralità. Devono però confrontarsi con le diffidenze di Ankara, che li accusa di imporre embarghi sulle armi destinate alla Turchia e di sostenere gruppi che essa qualifica come terroristi.
Mevlut Cavusoglu, il ministro degli esteri turco, esige in particolare che Finlandia e Svezia estradino elementi sospetti che Ankara ricerca sulla scorta di accuse legate al terrorismo. I due Paesi, tuttavia, hanno dichiarato di non aver dato il loro consenso a specifiche estradizioni.
Il presidente turco Erdogan, nelle scorse settimane, aveva dichiarato che il Parlamento di Ankara non ratificherà il sostegno alle candidature di Svezia e Finlandia, se i Paesi scandinavi "non manterranno le proprie promesse". Al momento sono invece una ventina su 30 gli Stati membri della NATO che hanno già avallato la richiesta d'adesione all'alleanza militare.
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Telegiornale 25.08.2022, 22:00