Il vertice NATO di Londra si apre con forti tensioni tra gli alleati e alcune centinaia di manifestanti che protestano a Trafalgar Square contro il patto di alleanza atlantica e il presidente USA Donald Trump (erano decine di migliaia nelle precedenti visite di Trump nel Regno Unito, grazie alle macchine organizzative dei partiti di opposizione, questa volta assenti).
"No alla guerra e alle grandi corporation farmaceutiche USA"
Molte le scritte "No a Trump, no alla guerra". Ma anche gli slogan contro il timore che le grandi corporation farmaceutiche americane possano mettere un piede nella sanità pubblica del Regno (Nhs), o imporre un rialzo dei prezzi sui medicinali grazie alle prospettive di accordo di libero scambio post Brexit: secondo quanto continuano a denunciare il leader laburista Jeremy Corbyn e altri esponenti d'opposizione a dispetto delle smentite di Trump e del premier britannico Boris Johnson.
Lo scontro Trump-Macron
Nel pieno del vertice che dovrebbe celebrare 70 anni di storia comune, Trump duella aspramente con il presidente francese Emmanuel Macron e gli alleati. dalla digital tax al futuro stesso dell'Alleanza Atlantica: alimentati da Trump, come sempre o quasi sempre, e giocati in prima battuta sul botta e risposta fra Washington e Parigi, sulle abituali polemiche, ma anche sul rapporto di amore/odio che sembra legare il presidente americano a Macron.
I due sono stati protagonisti del primo bilaterale di spicco, che ha fatto da antipasto al summit vero e proprio, in programma domani (giovedì) nel Grove Hotel dell'appartata e blindata Watford, alle porte della capitale britannica. Dopo il ricevimento reale offerto a Buckingham Palace da Elisabetta II ai leader dei 29 Paesi della coalizione.
Un bilaterale preceduto dalla minaccia americana di mettere dazi sul 100% delle importazioni dalla Francia, pari a 2,4 miliardi di dollari, come rappresaglia per la tassa digitale evocata sui big USA del web. Una minaccia allargata per le medesime ragioni a Italia, Austria e Turchia, che il governo transalpino non ha esitato a definire "inaccettabile". E a cui da Bruxelles l'UE ha replicato ventilando contromosse unitarie.
Il caso Turchia-Curdi
Sul vertice pesa anche il gelo innescato dalla controversa operazione unilaterale della Turchia contro le milizie curde dell'Ypg nel nord della Siria. La questione ha visto di nuovo protagonista Macron che non ha abbassato affatto i toni verso Ankara. Accusandola anzi apertamente di collaborare, "a volte", con gruppi "alleati dello Stato islamico". E ignorando l'avvertimento di Erdogan di un possibile veto sulle missioni congiunte con gli alleati a "protezione" di Polonia e Paesi baltici a ridosso dei confini russi se prima i governi occidentali non accetteranno di etichettare l'Ypg come una formazione di "terroristi". Mentre è tornato a ribadire, a dispetto della bufera di reazioni già suscitate nelle scorse settimane, la convinzione che la NATO in queste condizioni sia destinata alla "morte cerebrale".
Parole assai poco celebrative, a cui Trump - in un improvviso ribaltamento di ruoli rispetto alla sua immagine di guastatore dei meccanismi dell'Alleanza - ha reagito ergendosi a difensore della stessa NATO. E bacchettando il presidente della Francia per i toni "molto offensivi" e "molto, molto cattivi".
Alla fine, nel faccia a faccia, i due hanno comunque trovato ancora una volta il modo di evitare la rottura totale, se non altro manifestando l'impegno comune a "risolvere le dispute".
Vertice NATO, prove di dialogo
Telegiornale 04.12.2019, 13:30