In Namibia è in corso da maggio una delle peggiori siccità degli ultimi cento anni del continente africano. Siccità vuol dire carestia, che tocca oltre la metà della popolazione e costringe a interventi in questo caso drastici e che hanno fatto molto scalpore. Il piano del governo namibiano infatti è quello di sfamare metà della popolazione - circa 1,5 milioni di persone - con carne di animali di specie protette: Il progetto prevede l’abbattimento di un’ottantina di elefanti, 300 zebre, oltre ad altre centinaia di animali tra cui bufali, ippopotami e gnu.
La causa dell’emergenza
La Namibia si trova a far fronte alla più grave siccità che abbia mai visto nell’ultimo secolo. Le precipitazioni negli ultimi mesi sono stati quasi inesistenti e poi c’è “El Niño”, un vento che porta il rialzo delle temperature che secondo alcuni analisti ha ulteriormente aggravato la situazione nel Paese. Questi due fattori hanno distrutto l’agricoltura e fatto sprofondare la regione nell’insicurezza alimentare. Attualmente sono già stati uccisi oltre 150 animali che hanno prodotto circa 60 tonnellate di carne distribuite alla popolazione. Le autorità però hanno specificato che gli animali possono essere cacciati solo da professionisti e unicamente nei parchi nazionali. L’abbattimento degli animali selvatici, hanno riferito le autorità, risolve il problema del conflitto tra gli esseri umani e gli animali che non riescono più a trovare acqua e cibo nella Savana a causa della siccità e si spostano sempre più verso i villaggi, dove il rischio di scontro con gli umani è molto alto.
I numeri dell’emergenza
Questo Stato africano ha già vissuto ripetute situazioni di siccità estrema a partire dal 2012, quasi tutti gli anni consecutivamente. Quest’anno, tuttavia, la situazione è veramente drammatica. Al momento la produzione di cereali per la nazione è diminuita del 53% e le dighe sono vuote al 70%. Questo vuol dire che circa il 40% della popolazione più vulnerabile è affetta da insicurezza alimentare e le Nazioni Unite prevedono che la situazione peggiorerà andando avanti nei prossimi mesi. Va detto che - per quanto riguarda gli animali - normalmente ne vengono abbattuti molti per contenere il livello della popolazione ed evitare una sovrappopolazione. Questi 700 animali in più hanno fatto molta notizia, secondo alcune fonti, anche perché si è in vista delle elezioni in novembre in Namibia. Vi sono ad ogni modo altri Stati dove la convivenza uomo-animale risulta in qualche modo problematica, è il caso del Botswana per esempio, che ospita un terzo della popolazione mondiale di elefanti con oltre 130.000 esemplari e sono anche al di fuori dei parchi. “Ho viaggiato su una delle arterie principali che collega l’est e l’ovest del Paese - ha riferito la collaboratrice della RSI, Elena Caputo - e ogni tanto tutto il traffico si fermava perché un gruppo di elefanti doveva attraversare la strada”. La stessa giornalista ha raccontato come proprio questi animali, in gruppo, arrecano danni alle condutture dell’acqua alzando i pesanti tombini.
La Namibia sfama la popolazione con Zebre ed Elefanti
SEIDISERA 11.09.2024, 18:44
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