Almeno 8 profughi rohingya sono morti nel naufragio di un barcone nel golfo del Bengala. Altre decine di persone sono disperse. Dalle prime informazioni raccolte l'imbarcazione, stipata di un numero imprecisato di musulmani in fuga dalla Birmania verso il Bangladesh, si è rovesciata al largo di Shah Porir Dwip, non lontano da Cox's Bazar, dove si trovano i più grandi accampamenti di accoglienza per i rohingya.
Mercoledì scorso l'ONU ha accusato l'esercito birmano di aver organizzato una campagna sistematica per cacciare i rohingya dal paese e impedire il loro ritorno. L'ONU calcola che da fine agosto almeno 525'000 rohingya siano fuggiti oltreconfine con mezzi di fortuna, in pratica metà della popolazione musulmana presente nello stato birmano Rakhine. Già settimane fa un alto funzionario delle Nazioni Unite aveva definito la situazione "un chiaro esempio di pulizia etnica", un'accusa che è stata rifiutata anche da Aung San Suu Kyi, leader di fatto del Governo birmano.
ATS/M. Ang.