Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dovuto aprire le porte della sua residenza ufficiale di Gerusalemme, venerdì mattina, alla polizia, per sottoporsi a un nuovo interrogatorio per il Caso 4000 (il cosiddetto "Bezeq", dal nome dell'azienda di telecomunicazioni), una vicenda che collega benefici alla società telefonica ad una copertura favorevole a Netanyahu da parte del popolare sito di informazioni web "Walla".
La moglie del premier, Sarah, si recherà invece all'unità di polizia Lehav 233, a Lod, per testimoniare sulla stessa indagine. Anche lei potrebbe poi essere interrogata sulla vicenda.
"Nei miei confronti sono state lanciate accuse assurde e menzognere nel contesto di una campagna di persecuzione contro di me e la mia famiglia, che continua da anni", aveva affermato Netanyahu, commentando la notizia dell'interrogatorio.
ATS/M. Ang.