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Netanyahu prima accusa e poi si scusa, è bufera

Il premier israeliano ha accusato esercito e servizi segreti di non averlo avvertito dei piani di Hamas, poi la retromarcia e il “pieno sostegno” alle forze armate

  • 29 ottobre 2023, 11:34
  • 29 ottobre 2023, 15:04
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Le contestate dichiarazioni di Netanyahu sono state fatte dopo una conferenza stampa in una base militare di Tel Aviv

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Di: Reuters/ATS/dielle

“Mi sono sbagliato. Le cose che ho detto dopo la conferenza stampa non dovevano essere dette e mi scuso per questo”. Lo scrive il premier israeliano Benyamin Netanyahu sulla piattaforma X (ex Twitter) dopo aver cancellato il suo post iniziale sulle reti sociali in cui accusava i vertici dei servizi segreti e dell’esercito di non averlo avvertito dei piani di Hamas. Al contrario, “tutti i funzionari della sicurezza, compresi il capo dell’intelligence dell’esercito e il capo dello Shin Bet, ritenevano che Hamas fosse scoraggiato e pronto per un accordo” aveva pure scritto.

Nel secondo post si è poi premurato di affermare che “sostengo pienamente tutti i capi dei servizi di sicurezza”, così come “il capo di stato maggiore, i comandanti e i soldati dell’esercito che sono al fronte e combattono per il nostro Paese”.

Scuse che arrivano però forse in ritardo, considerato che il primo post del premier ha scatenato un putiferio all’interno del suo “gabinetto di guerra”.

La responsabilità ancora negata da Netanyahu

Il capo del Governo ha finora rifiutato di accettare la responsabilità per le gravi carenze operative che hanno permesso ai commando del gruppo islamista palestinese di scatenare il caos nel sud di Israele, uccidendo 1’400 persone.

I capi dell’esercito e dello Shin Bet, il servizio di intelligence interno, e il ministro delle Finanze hanno ammesso i loro errori, a differenza di Benjamin Netanyahu, che si è limitato a dichiarare che ci sarà un tempo, dopo la guerra contro Hamas, per rispondere alle domande.

Interrogato sul primo messaggio del premier durante il briefing quotidiano con la stampa, il portavoce dell’esercito ha rifiutato di rispondere. “Siamo in guerra, concentrati sulla guerra”, ha detto. L’ex ministro della Difesa Benny Gantz, che si è unito al gabinetto di guerra di Netanyahu dopo il 7 ottobre, ha affermato che “in tempi di guerra, il Governo deve mostrare responsabilità”.

“Questo messaggio dimostra solo una cosa: non è interessato alla sicurezza, non è interessato agli ostaggi, è interessato solo alla politica”, ha dichiarato il deputato dell’opposizione Avigdor Lieberman, ex ministro della Difesa di Netanyahu.

Notiziario delle 11:00 del 29.10.2023

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