Nuova offensiva israeliana contro obiettivi di Hamas anche nella notte su oggi, domenica in un’escalation dei combattimenti che da due giorni a questa parte si fanno sempre più intensi. Tanto che lo Stato ebraico non esclude di colpire gli integralisti palestinesi anche via mare e dal cielo, come ha indicato ieri sera un portavoce dell’Esercito.
Secondo quanto riportato dal canale TV Al-Arabyya, che ha parlato di bombardamenti anche nel Sud della Striscia di Gaza, la risposta israeliana sembra allargarsi a buona parte dell’enclave palestinese.
Gli intensi bombardamenti delle ultime ore “hanno cambiato il paesaggio di Gaza e dei governatorati settentrionali”, ha dichiarato all’AFP Mahmoud Bassal, portavoce della protezione civile di Gaza, il territorio palestinese controllato dal movimento islamista Hamas.
Secondo diverse testimonianze raccolte dall’AFP, i bombardamenti israeliani più pesanti durante la notte si sono concentrati sulle aree intorno a due ospedali, al-Shifa a Gaza City e il cosiddetto ospedale “indonesiano”, costruito con donazioni dall’Indonesia, nel settore di Jabaliya, più a nord.I raid hanno distrutto molti edifici e lasciato enormi crateri nelle strade, che sono ampiamente distrutte. Anche nel campo profughi di Chati, alla periferia di Gaza City, i bombardamenti israeliani hanno causato danni ingenti, secondo quanto riferito da diversi testimoni.
Nel frattempo il ministero della Sanità di Hamas ha dichiarato che più di 8’000 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra con Israele. “Il bilancio delle vittime legate all’aggressione israeliana supera gli 8’000 morti, metà dei quali sono bambini”, ha riferito il ministero nella notte tra sabato e domenica.
Situazione umanitaria catastrofica
Mentre la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, già catastrofica, continuava a peggiorare, gli sfollati fuggiti dalle loro case nel nord del territorio hanno saccheggiato un centro di distribuzione di razioni alimentari gestito dall’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, a Deir el-Balah, nel centro del territorio.
A questo proposito “gli sforzi umanitari a Gaza, guidati dall’Egitto e dagli Stati Uniti, saranno ampliati nella giornata odierna di domenica”. Lo ha detto il portavoce dell’Esercito israeliano, generale di brigata Daniel Hagari, aggiungendo che “gli abitanti di Gaza sono stati avvertiti per più di due settimane, attraverso diversi mezzi di comunicazione: devono stare lontani dagli avamposti appartenenti ad Hamas. Questo avvertimento oggi viene rilanciato: i civili nel nord di Gaza e nella città di Gaza dovrebbero temporaneamente spostarsi a sud in un luogo più sicuro, dove possono ottenere acqua, cibo e medicinali”.
La polizia di Hamas ha effettuato una serie di arresti dopo l’assalto di una folla di palestinesi nei magazzini alimentari dell’Unrwa a Deir el-Balah (a sud di Gaza City). Buona parte delle derrate saccheggiate sarebbe stata recuperata. I fornai, che avevano minacciato di chiudere dopo alcuni episodi di violenza nei loro confronti, hanno promesso che domani produrranno pane se la polizia garantirà la loro protezione.
Riprendono le comunicazioni
Le comunicazioni telefoniche e Internet a Gaza sono gradualmente tornate a funzionare. Lo scrive - come riporta il sito Ynet - l’agenzia Reuters, secondo cui i media palestinesi hanno riferito che le linee telefoniche e il web nella Striscia di Gaza hanno ripreso parzialmente a funzionare nelle prime ore di oggi, domenica.
Appelli al cessate-il-fuoco e alla moderazione
Papa Francesco è tornato a chiedere un cessate il fuoco che permetta il passaggio di aiuti umanitari e l’immediata liberazione degli ostaggi. “Nessuno abbandoni la possibilità di fermare le armi”, ha detto il pontefice all’Angelus, associando la sua voce all’appello del vicario per la terra santa Rev. Ibrahim Faltas: “fermatevi, fratelli e sorelle, la guerra è sempre una sconfitta. Sempre.”
Gli Stati Uniti hanno invitato Israele a distinguere tra Hamas e i civili. “Il governo israeliano deve prendere tutte le misure possibili a sua disposizione per distinguere tra terroristi, che sono degli obbiettivi militari legittimi, e i civili, che non lo sono” ha detto alla CNN il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.
Per la Norvegia - uno dei Paesi che all’ONU hanno votato in favore della risoluzione che chiede una tregua umanitaria - la risposta di Israele agli attacchi di Hamas ha superato le regole internazionali sulla proporzionalità. “E’ una situazione catastrofica e penso sia in violazione di ciò che chiamiamo le regole di guerra o il diritto umanitario”, ha dichiarato il primo ministro norvegese Jonas Gahr alla televisione pubblica NRK.
Notiziario 06.00 del 29.10.2023
RSI Info 29.10.2023, 07:31