È assoluto lo sconcerto di Mario Botta dopo la devastazione subita ieri, lunedì, dalla cattedrale parigina di Notre-Dame. "Per 800 anni abbiamo tutelato questo bene e, oggi, la società globale non è capace di tenere un pezzo di storia... Si ritrova a fare i conti come se fosse una società primitiva".
Questo, l'amaro commento dell'architetto ticinese, intervistato nelle scorse ore a Singapore dove attualmente si trova in occasione della presentazione del documentario "Mario Botta. Oltre lo spazio" di Loretta dal Pozzo e Michèle Volonté, incentrato sulla sua opera.
"Ciò che noi chiamiamo come spazio sacro in realtà nasconde una serie di temi e comportamenti che durante la storia hanno segnato la nostra identità. Se brucia un pezzo di Cattedrale è come se bruciasse un pezzo del nostro corpo, ci sentiremmo mutilati….", ha sottolineato Botta.
Quot/ARi
16.04.2019: Notre Dame, ferita aperta