Centinaia di persone sono fuggite dalle zone costiere del nord della Nuova Zelanda, a seguito dell'allerta tsunami per l'area del Pacifico diramata dopo un sisma di magnitudo 8.1, vicino alle isole disabitate di Kermadec.
La situazione è "in costante evoluzione". Lo ha detto la ministra della conservazione del patrimonio naturale, Kiri Allan, in una conferenza stampa.
Ringraziando i cittadini che hanno raggiunto zone più alte della costa in modo rapido, ha chiesto loro di rimanere dove sono finché non ci sarà un nuovo ordine da parte della autorità.
L'area interessata dall'allarme
L'allerta tsunami è scattata anche in Nuova Caledonia. "Un'onda da uno a 3 metri impatterà sull'insieme della Nuova Caledonia. Le persone devono lasciare le spiagge e interrompere ogni attività nautica. Non andate a prendere i bambini a scuola per non ingombrare" le strade, è l'appello lanciato alla radio NC 1 da Alexandre Rossignol, portavoce della protezione civile, parlando di "minaccia reale" perché l'onda, attesa verso le 10 ora locale, potrebbe "penetrare nel territorio".
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