Dopo una pausa durata alcuni mesi, il Mediterraneo torna ad essere battuto dagli scafisti, pronti a traghettare migranti dall'Africa in Italia. E con i viaggi della speranza sono riprese le tragedie in mare: due giorni fa sette cadaveri recuperati su un barcone, venerdì l'affondamento di un gommone in acque internazionali a largo delle coste libiche, con un bilancio provvisorio di 23 morti e 64 sopravvissuti.
Sono stati i piloti di un elicottero imbarcato sulla nave militare spagnola Cantabria durante una perlustrazione a notare il gommone semiaffondato. Avviati i soccorsi, la nave spagnola ha raggiunto l'area del naufragio: sono stati così presi a bordo i sopravvissuti e recuperati i cadaveri. Si teme che altre persone siano disperse.
Se i dati del Viminale indicano un calo del 30% degli sbarchi quest'anno rispetto al 2016 (111'716 arrivi dal primo gennaio ad oggi contro i 159'534 dello stesso periodo dello scorso anno), negli ultimi giorni sembra, dunque, esserci una ripresa del "traffico" di barconi e gommoni nel Mediterraneo, destinazione Italia.
ats/redMM